martedì 31 agosto 2010

La nobiltà dello xenofobo

Dilaga la xenofobia. Invece di aiutare gli stranieri, meglio rendergli tutto più complicato. E' la linea "intelligente" di certi leghisti lombardi, in questo caso di Vigevano. Che non contrastano i clandestini, ma i regolari che stanno facendo il percorso di inserimento secondo le leggi votate anche da Bossi! Con lo splendido risultato di rompere le palle non ai clandestini che delinquono, ma ai lavoratori e magari ai loro datori di lavoro in regola, che dovranno sopperire a alla carenze volontarie delle istituzioni. Infatti un cittadino che paga le tasse lo fa per mantenere "Il Trota" in Regione, non per avere servizi.

E poi sarebbe come mandare via i siciliani che vogliono lavorare, tenendoci i mafiosi (peraltro ben radicati e di successo...).

E pensare quanti poveracci veneti, friulani e lombardi sono stati aiutati all'estero. Dalle istituzioni, dalla Chiesa, dai volontari, da uomini e donne di buona volontà. Loro che non parlavano nemmeno l'italiano. Ma si sa: a questo governo piacciono solo gli arabi alla Gheddafi. O tipo gli sceicchi dell'Arabia Saudita. Nessuna democrazia, niente diritti umani, ma petrolio e danèe. Forti con i deboli, deboli con i forti. Da vero nobile xenofobo.

Ma ecco un articolo che spiega cosa combinano a Vigevano:

Il Comune di Vigevano chiude lo “Sportello stranieri” che da dieci anni, in collaborazione con le associazioni di volontariato locali, gestiva l’inserimento degli immigrati regolari in città. Al suo posto rimarrà solo un ufficio per le pratiche burocratiche su residenza e ricongiungimenti familiari: 5 impiegati comunali (2 vigili, 2 geometri e 1 amministrativo) si limiteranno a esaminare la regolarità della documentazione e a controllare gli alloggi di chi chiede di trasferirsi a Vigevano.

Niente più orientamento né mediazione culturale, come invece accadeva con i volontari dell’associazione Oltremare che aiutavano gli stranieri a conseguire la documentazione necessaria, a trovare una casa e un lavoro.

La svolta, ufficializzata ieri dalla giunta leghista, sta sollevando polemiche.

Vigevano con i suoi 8mila stranieri su 63mila abitanti, è la città della provincia di Pavia con la più alta percentuale di immigrati: «È la conferma che in passato si è sbagliato – spiega Andrea Ceffa, vicesindaco e assessore alla sicurezza –. Siamo stati troppo permissivi e gli immigrati potevano addirittura contare su interpreti in grado di parlare otto lingue. È ora di cambiare anche perché, in questa fase economica, il servizio non è prioritario».

E se l’opposizione protesta, i più amareggiati sono i volontari che hanno gestito il servizio e che ora dovranno trasferire la sede: «È sbagliato pensare che gli immigrati sono tanti per colpa di chi ha organizzato l’accoglienza – dice Iole Barettoni, presidente di Oltremare. – È la città che li ha accolti offrendo lavoro e casa».
(da Avvenire, Claudio Micalizio - 1 settembre 2010)

PS: se gli stranieri "ci" fanno schifo, potrebbero licenziarli e mandare a lavorare in fabbrica i nostri Trota. Sai che belle le scarpette di Vigevano!

1 commento:

  1. Speriamo che non ci si accorga troppo tardi di dove ci sta portando questa "stupidità".
    Te lo vedi poi il Trota alla pressa o che incolla le suole delle scarpe?
    (P.S.: volevi scrivere "xenofobo" nel titolo, vero?)

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