sabato 14 agosto 2010

Berlusconattila

Prima ha fatto fuori Indro Montanelli, fondatore del Giornale, conservatore di grande rigore intellettuale e giornalista indimenticabile.

L'anno scorso ha silurato con l'aiuto di Vittorio Feltri, killer mediatico, Dino Boffo, direttore del quotidiano cattolico Avvenire e uomo di fiducia del cardinale Camillo Ruini. Boffo e Ruini si erano distinti per la dura opposizione a Prodi e al suo governo di centrosinistra.

Adesso, sempre con l'aiuto del simpatico Feltri, sta facendo fuori Fini, ex segretario dell'Msi e di An, nonché cofondatore del Pdl. Un lavoro sopraffino di smantellamento delle varie componenti della destra italiana.

Silvio Berlusconi è come Attila, solo che dove passava il barbaro non cresceva più erba. Invece dove passa il piccoletto di Arcore non cresce più la politica, di destra. Infatti i suoi consiglieri e amici sono: Bondi, Dell'Utri, Verdini, Previti... E poi c'è Maurizio Lupi che non conta nulla, ma fa il cantore sciocco.

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