sabato 16 ottobre 2010

Vigili poco urbani

Milano brilla per l'incapacità di gestire le situazioni critiche. Da anni si parla di traffico ma nessuno è capace di trovare soluzioni. Piccole o grandi che siano.

E la massa dei nostri vigili urbani? Comandati male, incapaci di rapportarsi coi cittadini, troppo spesso scortesi se non maleducati. Come mostra anche questa piccola storia.

Traffico ancora nel caos, ieri (venerdì 15 ottobre), in una zona molto ampia intorno a via XXII Marzo, dove sono in corso i lavori per il rifacimento della sede stradale e la sistemazione dei binari dei tram. Lavori che, per fortuna, si concluderanno in questo fine settimana. Ma che anche ieri hanno messo alla prova i nervi degli automobilisti.

Bloccato il traffico su tutto viale Umbria, da Lodi verso Piceno-Abruzzi. E da Abruzzi-Piceno verso Piazzale Lodi. Semiparalizzata pure la circonvallazione da Porta Romana a Porta Venezia. E così tante altre strade, parallele e trasversali alle circonvallazioni, dove in tanti cercavano una via di fuga.

Le code interminabili, a velocità prossima allo "zero assoluto", hanno causato ingorghi a catena agli incroci attraversati prima di giungere in XXII Marzo. Gli automobilisti, come impazziti, hanno smesso di rispettare i semafori.

Caos. Ancora una volta si è notata l’assenza dei vigili urbani. Gli agenti sono stati dislocati solo sul cantiere, in XXII Marzo, dove hanno respirato di sicuro pessima aria. Ma nessuno ha pensato a sistemarli anche agli incroci strategici prima del luogo dei lavori. Una mossa semplice, che avrebbe potuto regolare il traffico in modo più adeguato.

Un automobilista in cerca di vie alternative ha incrociato tre "ghisa" in via Cadore angolo Anfossi, dall’altra parte della strada. E ha pensato di segnalare il problema. Li ha chiamati due volte senza esito. Alla terza, urlando nel traffico, si è fatto sentire.

«Guardate che di là è un caos, nessuno rispetta i semafori, non potete fare qualcosa?». Uno ha risposto, piccato, che stava venendo da XXII Marzo, che aveva già dato. L’uomo al volante ha ribadito, sempre sgolandosi: «Va bene, ma almeno avvisate la centrale!». Dall’altra parte disinteresse.

Quando l’automobilista ha insistito, scaldandosi per questo atteggiamento, l’agente di polizia municipale gli ha intimato in modo plateale e scortese di andare via.

Da qui si deducono due cose: che i nostri vigili non hanno la radio per chiamare il comando e che non ci sono più i ghisa di una volta, autorevoli e gentili. E Totò direbbe: «E io pago».

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