venerdì 10 luglio 2009

Un tranquillo venerdì alla stazione Centrale

Un tranquillo venerdì d’estate. Tranquillo se non dovete prendere il treno, s’intende. Provate ad entrare alla stazione Centrale e dirigetevi verso la biglietteria. Quanto durerà la vostra serenità? Poco. Provare per credere. La solita commedia degli orrori è andata in scena anche oggi, nel primo pomeriggio. Come succede da quando esistono i treni, a Milano il venerdì estivo, è giorno di esodo. Chi può parte. Ma deve fare i conti con i manager ferroviari: gli sportelli della biglietteria ovviamente non sono tutti aperti. Ci mancherebbe. Perché togliere all’utente pagante la soddisfazione della fila? Meglio se lunga. Almeno 40 minuti, anche più, come ieri, sudando che fa bene. Solo che stavolta qualcuno non è rimasto contento. In diversi hanno iniziato ad agitarsi. Una signora ha dato in escandescenze. Pretendeva che fossero aperti tutti gli sportelli. Pensa un po'. A quel punto le proteste sono salite di tono. Molto. È dovuta arrivare anche la polizia a raffreddare i bollori. Eppure basterebbe poco per migliorare il servizio. Ma alla Bocconi cosa insegnano ai futuri manager?

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